C.A.S.E. è l’acronimo che racchiude le tendenze più recenti nel settore della mobilità, sempre più connessa, autonoma, condivisa ed elettrica (Connectivity, Automation, Sharing, Electric mobility).
Ora che l’epidemia da Covid-19 ha bloccato interi Paesi ed economie, l’industria pensa a come sarà il futuro. Gli impatti della crisi andranno molto al di là di ciò che pensiamo e il problema principale sarà come mantenere finanziariamente stabili le società globali mentre la produzione è chiusa, prevedendo che la domanda non si riaccenderà con un semplice clic dopo che la crisi sarà finita. A breve termine, i Governi e le istituzioni bancarie forniranno ingenti liquidità alle aziende per mantenere i dipendenti e riavviare la produzione. Nel frattempo, i Governi dovranno valutare più scenari prendendo in considerazione nuove tendenze.
Transizione verso la tecnologia elettrica
Vi è un ampio dibattito sulla correlazione tra lo scoppio del Covid-19 e l’inquinamento. Ne sono una prova il calo delle emissioni causato dal lockdown e di come il virus si diffonda maggiormente nelle regioni più inquinate (in particolare nel nord Italia).
Queste relazioni dovrebbero supportare gli investimenti in veicoli elettrici per ridurre le emissioni globali dei trasporti. La transizione verso l’elettrico non può essere fermata facilmente dopo oltre un decennio di ricerca, sviluppo e pianificazione dei prodotti, ma, poiché il mercato è ancora guidato dalla politica più che dai consumatori, la caduta della domanda generale potrebbe rallentare significativamente il processo.
La crisi economica fermerà le nuove vendite (in Cina sono scese oltre l’80%) e un ritardo nell’adozione di massa di veicoli elettrici potrebbe diventare una conseguenza da considerare. Le case automobilistiche faranno leva su queste condizioni per rallentare il processo e spingere verso un approccio di neutralità tecnologica, per aumentare le vendite e combattere l’inquinamento, in parallelo, attraverso i prodotti disponibili a metano, GPL ed Euro 6. L’intero settore ha già chiesto all’organismo di regolamentazione dell’UE di posticipare le penalità per non aver raggiunto gli obiettivi target dell’UE nel ridurre le emissioni totali, mentre alcuni vertici aziendali stanno già condividendo sul mercato diverse decisioni strategiche (come il proprietario di JLR TATA che cerca un partner per la divisione automobilistica).

Automazione
Questa tanto attesa rivoluzione dovrà cambiare le priorità e i principali modelli di business. Da un lato il telecontrollo e i veicoli a guida autonoma devono essere ampiamente adottati per applicazioni specifiche, come la guida in aree riservate, la disinfezione delle strade, la consegna di piccoli beni. D’altra parte, alcuni dei servizi globali dirompenti, come i robotaxi, potrebbero diventare meno attraenti per i consumatori, influenzati dall’obbligo dalla distanza sociale e dalle restrizioni sulla mobilità condivisa. L’industria dei software per la mobilità autonoma non dovrebbe essere direttamente interessata dall’epidemia, poiché la sfida si giocherà maggiormente su quale segmento continuerà ad essere in cima alla lista.

La mobilità in sharing
La tendenza della mobilità in sharing dovrà affrontare le maggiori minacce. Distanza sociale diventerà una parola molto comune e ancor più un requisito per i prossimi 12/18 mesi per evitare i picchi dell’epidemia. Di conseguenza, quanti degli attuali utenti si sentiranno ancora a proprio agio nella condivisione con altri di corse o di un veicolo? Quanto si sentiranno sicuri sedendosi a meno di 1 metro di distanza gli uni dagli altri? Il Covid-19 sta cambiando la nostra cultura e i nostri valori personali. L’aspetto sanitario e la prevenzione diventeranno la priorità e i clienti si comporteranno di conseguenza. Le aziende di rental e car sharing potrebbero mitigare le nuove preoccupazioni future attraverso strumenti speciali, per dare fiducia su come i veicoli verranno puliti e disinfettati dopo ogni corsa. Vediamo già attori di spicco, come Getaround, che affrontano problemi finanziari negli Stati Uniti mentre cercano un acquirente o, al contrario, uno dei principali attori dell’UE nella condivisione della mobilità, Wunder, che sta investendo per acquisire software per il noleggio.
Connettività
Non ci saranno veri e propri impatti negativi sulla connettività. L’infrastruttura di comunicazione necessaria per l’auto e il sistema di infotainment globale per migliorare l’esperienza di guida, rimarrà una caratteristica chiave di ogni veicolo, non importa per quale segmento e utente target saranno costruiti. La cronologia di tali cambiamenti varierà geograficamente anche se l’industria automobilistica è un settore globale (in particolare per i componenti e la catena di approvvigionamento). L’Europa rischia di più a causa della domanda stagnante a fronte di grandi produzioni per rimanere in vita, ma almeno andrà oltre il Covid prima degli Stati Uniti (dove è iniziato dopo), mentre la Cina ha già riaperto, e tutti sperano che spingerà il mercato aumentando la domanda. La situazione globale è ancora molto fluida e le prossime settimane saranno cruciali per capire quale sarà il prossimo step.

By Carlo Iacovini – Board Member, Clickutility on Earth