L’impatto del Coronavirus sulla mobilità urbana ha avuto, e continuerà ad avere, effetti devastanti, in particolare in quelle città, come Milano, che avevano privilegiato su tutti il trasporto pubblico. In tutta Italia, il trasporto pubblico locale muove circa 5,4 miliardi di passeggeri all’anno, ossia 16 milioni di persone ogni giorno. Oggi questa offerta viene drasticamente ridotta e depotenziata per un periodo che non sarà breve. Ciò significa anche una diversa gestione dello spazio pubblico di superficie. Con la cosiddetta fase 2, questi numeri non potranno tradursi in una conversione all’utilizzo delle vetture private. Ciò non aiuterà di certo il mercato dell’automotive. Non vedremo, infatti, acquisti di nuove auto, ma semplicemente un maggior utilizzo del parco mezzi già esistente.
Quali sono quindi le soluzioni da adottare?
Ne abbiamo parlato con Pierfrancesco Maran, Assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano
La strategia per la Fase 2
Il Comune di Milano ha inoltre redatto un documento con lo scopo di elaborare una strategia per la cosiddetta Fase 2. Approfondisce lo scenario della ripartenza del Comune di Milano dopo l’emergenza epidemica Covid19 ed espone alcune azioni immediate o da programmare per la gestione della nuova normalità.
Il documento è aperto alle osservazioni e ai contributi di tutta la città, per cui verrà aggiornato periodicamente e reso di nuovo disponibile sul sito: https://www.comune.milano.it/aree-tematiche/partecipazione/milano-2020