I progetti su cui scommettere per il futuro della mobilità: la strategia di Telepass e le startup del network di Open Italy
Il Covid19 ha cambiato la mobilità più di quanto siamo riusciti a fare negli ultimi 10 anni. Alcune trasformazioni che erano in corso incontreranno di certo difficoltà e dovranno purtroppo interrompere il proprio sviluppo. D’altro canto, però, ancora prima dell’epidemia c’era una mobilità che si stava affermando, ossia la micromobilità urbana, che vedrà un vero e proprio exploit nella convivenza col virus. La micromobilità è dunque una delle direttrici su cui punta Telepass, con la convinzione che sarà proprio la micromobilità il punto di forza delle smart city, in grado di interfacciarsi con il trasporto pubblico locale più di altre forme di spostamento. Oltre all’utilizzo di ticket che suddividano il flusso dei passeggeri per orari diluiti nell’arco della giornata, le amministrazioni devono infatti disincentivare l’utilizzo del mezzo pubblico per chi effettua poche fermate mettendo a disposizione dell’utenza crediti per la micromobilità.
Bisogna dunque essere pronti ad investire sull’innovazione, nonostante questo sia un momento difficile, soprattutto per i soggetti più piccoli. E’ proprio questo l’obiettivo del programma Open Italy del Consorzio Elis, che vuole fare da sales accelerator per il mondo di startup, pmi e scale app che hanno un grande potenziale. La scommessa di oggi è quindi coniugare la grande idea di una startup con il meccanismo di business ben codificato di una corporate, così che lo scambio di competenze permetta all’innovazione di crescere anche in questo momento di crisi.